

Le Rotaie Letali di un Amore Siberiano . Ambientato nella Russia di fine ottocento e tratto dal romanzo di Lev Tolstoj, questo film ha in Keira Knightley una irresistibile Anna Karenina. Sotto la regia di Joe Wright, qui realta' e rappresentazione si incrociano su palcoscenici multipli a piu' piani. Tra patimenti in backstage, rimorsi e gioie spalancate su campagne siberiane, si annodano le esistenze dei personaggi sulla trama realista di questa storia, non capita dai contemporanei del suo autore, ma gia' considerata da Fedor Dolstoevskij un capolavoro. Cosi il sentimento di una donna , sposata e madre di un figlio, per un giovane ufficiale, il conte Vronsky impersonato da Aaron Johnson, diventa un amore votato alla clandestinita', scaraventato invece alla ribalta e in grado di travolgere le certezze di una societa' conservatrice incapace di perdonare l'adulterio. Jude Law nei panni del marito tradito Alexei Karenin ispira compassione come pure la cognata Dolly, perennemente ingannata dal coniuge Oblonsky, un simpatico Matthew Mac Fadyen dai grandi occhi blu. Sullo sfondo di campagne coperte di ghiaccio, treni di passaggio che viaggiano sulle letali rotaie del Caso o Destino, gli amori acerbi trovano il disgelo primaverile dei sentimenti, dando una prospettiva futura alla vita. Bravi i giovani Domhnall Gleeson, Levin, Kitty, una talentuosa Alicia Vikander e la contessa Vronskaya, impersonata da Olivia Williams. Bella fotografia e costumi meritatamente da Oscar per questa produzione britannica del 2012. La pellicola tuttavia patisce di quel ludico scambio di paraventi, apprezzabile da principio ed alla lunga, come scelta compositiva per l'intera durata della narrazione, un po' stucchevole. 130 minuti comunque piacevolmente da vedere. MP
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