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giovedì 28 giugno 2012

Will Hunting/Cinema @@@@

 

Will Hunting, interpretato da un intenso  Matt Damon , e' un genio matematico allo stato puro. Al suo attivo qualche furtarello tra i sobborghi di una Boston senza facili orizzonti per un giovane spiantato come lui. In eredita' i segni di un' infanzia all'ombra di un padre violento che gli lasciava la scelta per l'arma delle sue percosse, tra cinghia e chiave inglese. Unico conforto un tris di amici ribelli ed allo sbando. Progetto cinematografico voluto dal duo Damon  e Affleck, regala tra realta' e finzione l'immagine piena di cosa sia la sintonia e l'intesa di due amici. Questa pellicola americana del 1997 anticipa di quattro anni l'inglese A beautiful mind che riprendera' l'intrigante tematica di menti superiori e libere e del rischio di essere imbrigliati nella tela del potere sfrutta cervelli. Rimarchevole l'indagine psicologica di questa genialita' spontanea che, grazie alla guida dello psicoterapeuta Robin Williams nei panni di Mcguire, riuscira' a non cadere asservita al mero gioco di potere e denaro. 126 minuti da Oscar per la migliore sceneggiatura sotto la regia di Gus Van Sant. Da vedere. MP

A Beautiful Mind/Cinema @@@@

A beautiful mind @

Film del 2001 per la regia di Ron Howard interpretato in modo straordinario da Russel Crowe, indaga le pieghe della psiche umana tra genio e follia. John Forbes Nash Jr giovane ed ambiziosa mente matematica, generalmente poco incline ai rapporti con gli altri viene ammesso, solo per i meriti personali  e non per estrazione sociale, come molti suoi compagni di corso, nella prestigiosa Universita' di Princeton . Compagno di stanza il bravissimo Paul Bettany nel ruolo di Charles. Siamo negli anni '50, e' l' era della bomba atomica e della Guerra Fredda Usa - Urss. I cervelli particolarmente dotati  vengono sedotti e fagocitati dalle esigenze di stato e dai servizi segreti. Ormai diventato celebre professore, visto da tutti con ammirazione e sospetto come eccentrico ricercatore pazzo, viene assoldato da William Parker eminenza grigia dalla Cia impersonata da un'imperscrutabile Ed Harris, per decifrare impossibili codici segreti. Cosi inizia il suo febbrile setaccio tra riviste e ritagli di giornali alla ricerca di indizi che lo aiutino a proteggere la nazione dal nemico. Poco il tempo per lo svago. Stanato dalla bella Jennifer Conelly nei panni di Alicia cedera', malgrado gli impegni, al matrimonio ed avra' anche un figlio. Intanto la minaccia di essere scoperto dal controspionaggio sovietico diventa sempre piu' presente, arrivando a compromettere la sua intera vita, sia lavorativa che familiare. Viene prelevato infine con  la forza durante una conferenza e rinchiuso in un manicomio. La diagnosi di schizofrenia e dissociazione dal contingente con sviluppo di una realta' parallela tutta fantastica, cade come un macigno sulla giovane moglie che, disperata , lo cura amorevolmente per mesi sperando in una guarigione che non arrivera' mai. Opera interessante e ben orchestrata riesce ad incollare lo spettatore per 140 minuti allo schermo. MP

lunedì 4 giugno 2012

Parmentier e la Radice di Hannover a Versailles/Lifestyle

Antoine Augustin de Parmentier (1737-1813) nato agricoltore appassionato di chimica, assaggiò la "radice di Hannover", oggi universalmente nota come "patata", in Germania durante la guerra dei sette anni. 
Arrivata nel Vecchio dal Nuovo Continente, fu vista con sospetto e per decenni rifiutata come alimento perche' considerata nociva alla salute. Durante il Settecento, periodo di grandi carestie e poverta' era esclusa dalle tavole del popolo. Federico II infine la impose alle sue truppe, in Prussia, pena gravi sanzioni, naso tagliato compreso. Fu cosi che lentamente entro' a far parte dell'alimentazione corrente e comincio' ad essere apprezzata. 
Copyright@stampeantiche.com
Parmentier fu il primo vero estimatore e riuscì persino a portarla a Corte. Cosi orti e giardini si riempirono di questo nuovo ortaggio. Il Re sfoggio', dietro suo consiglio, fiori di patata all'occhiello e la Regina ne fece ghirlande per i suoi capelli. Da quel momento fu un successo, che trovo' il suo apice una sera del 1767 a Versailles , quando Antoine organizzo' "La Cena della Patata". Una ventina di portate tutte a base di questo elemento gastronomico. Il "Mercure de France" non parlo' d'altro e tutti la desiderarono nei loro menù. 

bibliografia di riferimento Hapu' di M. Vecchia Ed.Lupetti


File:Louise Elisabeth Vigée-Lebrun - Marie-Antoinette dit « à la Rose » - Google Art Project.jpg
Ritratto di Maria Antonietta a Versailles


sabato 2 giugno 2012

L'Architettura Shanghai di Stefano Belingardi Clusoni tra Prospettive Incrociate e Luce/Architettura


Copyright@2012 Stefano Belingardi Clusoni


Mostra inaugurata di recente a Milano , intitolata "Giovani architetti grattano il cielo", realizzata da Casabella.  Otto progettisti sono stati chiamati a ideare un nuovo skyline dei nostri spazi urbani. Tra i lavori presentati si distingue la visione avveneristica del promettente architetto Stefano Belingardi Clusoni. Tema dell'esposizione un grattacielo di 52 piani, che l'ideatore ha sviluppato con linee sinuose spezzate ed eleganti e piani che si intersecano come un poliedrico modello di DNA. L' impressione e' che la torre,  ideata sul concetto di "Tensegrita' ", dove elementi discreti e distinti vengono sottoposti a compressione, sia riuscita a coniugare in modo intelligente questi elementi  con le forze di trazione, anch'esse protagoniste centrali del progetto. La struttura si autosostiene grazie ad una tensione autoequilibrata. Un gioco di parti rigide e flessibili sotto tensione, che diventano quasi una guaina, magistralmente posta esternamente a questo sistema autoriferito e perfetto. 


Copyright2012 @Simone Comi
Un passo incrociato, tra spazi architettonici e luce. Colpisce il fatto che nella parte rigida del grattacielo elementi come scale, ascensori o impianti possano essere svincolati tra loro, in una indipendenza di forma intrigante e nuova. Tre anelli strutturali poi dividono l'edificio in zone pensate per utilizzi differenti, creando un "effetto a martello" concepito per produrre una decompressione che regala stabilita' al sistema. Ispirandosi al concetto di Richard Buckminster Fuller "trazione continua e compressione locale", il geniale Belingardi Clusoni dice "L'idea della torre nasce dalla volontà di invertire il principio “classico” di torre, rimpiazzando il pieno centrale strutturale composto dal corpo scala, ascensori e impianti con un “vuoto” da cielo a terra. Questo vuoto si trasforma in un pozzo di luce e mi permette una ventilazione naturale all’interno della torre grazie al’effetto camino. Gli elementi portanti inclinati di circolazione che girano attorno a questo vuoto mi permettono di avvicnarmi all’idea progettuale della Tour Eiffel." Sulla scia della tendenza contemporanea, e' possibile ritrovare alcune parti componenti che rimandano alla concezione della "Twisting Tower" firmata dai cinesi  Weilun Xu e Zhang  Chenyi, realizzata a Shanghai o della "Rotating Tower" pensata per Dubai dal trio Fisher, Bottazzi e Sala. L'Architetto Belingardi Clusoni attua pero' in questa direzione una deviazione tematica interessante, mantenendo una sintesi formale volta al movimento eppur specularmente geometrica, in un patto lineare di astuzia e pazienza, come all'inizio del gioco cinese Shanghai, nell'attimo in cui le bacchette stanno per cadere dando respiro alla partita. Le linee portanti, come ludici bastoncini sembrano cristallizzarsi in uno schema rigido giusto nell'attimo prima di flettersi naturalmente nello spazio. Credo che questo giovane possa rappresentare l'eccellenza nel panorama della Nuova Architettura Italiana. Da vedere. MP   
Spazio Marco Polo 13 fino al 12 Giugno

http://blog.atcasa.corriere.it/agenda/2012/05/29/giovani-architetti-grattano-il-cielo-a-milano-8-visioni-in-verticale/

Stefano Belingardi Clusoni con Manfredi Catella Presidente Hines
Copyright@2012 Stefano Belingardi Clusoni


Copyright@2012 Stefano Belingardi Clusoni


Copyright@2012 Stefano Belingardi Clusoni

venerdì 1 giugno 2012

La Certosa di Parma/Cinema @@@

Copyright@ScrivereEdizioni


Tratto dall'ottavo romanzo di Stendhal, questo film del 1947, racconta le vicende della nobile famiglia lombarda del Dongo. Scenario la splendida villa quattrocentesca sulle rive del lago di Como a Griante, il cui approdo alla casa e' ambientato nell'odierno Parco di Tremezzo. Famiglia con un capo un padre despota, intollerante al dominio napoleonico e sostenitore del governo austriaco. In questo clima domestico e sociale si forma Fabrizio del Dongo, interpretato da Gerard Philipe, mandato a studiare a Milano dalla zia paterna, la Contessa di Pietranera, da cui verra' trattato come un figlio. Il Marchese del Dongo decide pero' di richiamare  il figlio , facendogli interrompere gli studi ed obbligandolo ad occuparsi, col fratello maggiore Ascanio, delle proprieta' di famiglia. Il ragazzo pero' idealista e sognatore, decide di unirsi al fronte francese, raggiungendo a cavallo le truppe. Privo di esperienza ma determinato, si ritrova con una divisa da ussaro, un cavallo ed un fucile mai usato, se non occasionalmente a caccia, nel mezzo della Battaglia di Waterloo. Era il 18 giugno 1815 e quel giorno segno' la disfatta di Napoleone. Grazie al consiglio di un capitano, che lo salvera' dal campo di guerra, tornanera' infine alla sua terra. Qui scoprira' di essere stato denunciato agli austriaci dal suo stesso fratello e scappera' in Piemonte alla ricerca di una nuova identita'. La zia durante tutto il  tempo si era adoperata per il suo bene, muovendo pedine importanti come il ministro della polizia, il Conte Mosca, che diverra' poi suo anante e marito, braccio destro del Principe di Parma. Dietro suo stesso suggerimento sposera' il Duca Sanseverina Taxis, che vedra' solo il giorno delle nozze, la fara' entrare a Parma dalla porta principale e le fornira'  una dote ed uno splendido palazzo nel centro della citta', corredato da una servitu' numerosa ai suoi comandi. La donna diventera' presto la prediletta del Principe di Parma e riuscira' ad ottenere l' impunita' e la posizione di Monsignor per il nipote. Fabrizio in cuor suo, alla ricerca dell'amore, si infatuera' prima dell'attrice Marietta, poi della cantante Fausta, in seguito conoscera' la vera passione per Clelia Conti con la quale avra' anche un figlio segreto che infine morira' di malattia e la madre per il dolore lo seguira' pochi mesi dopo. Film dalle intense atmosfere d'altri tempi, interessante nelle fedeli ricostruzioni d'epoca. MP