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lunedì 20 maggio 2013

Livraria Cultura / Vita Picta Brazil

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C'e' uno spazio in centro a San Paolo sulla Avenida Paulista dove vale la pena sostare. E' la Livraria Cultura, fondata nel 1948 da Eva Herz. E' la più grande libreria di tutto il Brasile ed è un luogo in cui non solo e' possibile trovare quasi ogni libro che uno cerchi, ma dove e' piacevole passare del tempo. Leggere, conversare o solo gironzolare in questo bookshop dai soffitti effetto open air e' un'esperienza stimolante che puo' regalare quell'attimo fuggente dove rilassarsi dai rumori della citta'. Todo mundo tem um segredo. AF

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Feiras Livres a Itaim Bibi . Sao Paulo

IlFavolosoMondoDiAmélie@AllRightsReserved
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 Per chi vuole imparare a riconoscere e vivere una San Paolo da vera paulistana un must know è senza dubbio la Feira Livre. Diverse volte a settimana , in alcune vie della città questi mercati all'aperto disegnano un irresistibile itinerario tra le cromìe dei prodotti della terra locali e non. I sapori e un'atmosfera di festa perenne, che muovendosi tra gli spazi della moltitudine di merci in vendita, riesce anche a farti dimenticare per qualche istante l'obiettivo culinario per cui uno si rechi lì. Tra un'infinità di banane, angurie, papaie giganti, caju, maracujà (o frutto della passione), pescato, carne, formaggi e legumi di ogni tipo, si è contenti di attingere a ciò che la natura offre. Come nel film ''Il favoloso mondo di Amelie'' viene voglia di affondare le dita nei grandi sacchi di iuta straboccanti di legumi colorati. Nelle foto la Feira livre del quartiere residenziale di Itaim Bibi. Forse una delle poche cose ancora economiche e di qualità a San Paolo. Da non perdere. AF

Tutti i martedi dalle 8 alle 14 circa. Rua Professor Tamandarè Toledo. http://www.encontraitaim.com.br/f/feira-no-itaim.shtml

VitaPictaBrazil 2013@AllRightsReserved
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venerdì 17 maggio 2013

Self Portrait . La Sagoma della Nostra Anima


Egon Schiele Autoritratto
Autoritrarsi puo' essere un esercizio di vanita', un riprodursi nella parte esteriore ed un compiacersi anche della propria immagine. Piu' spesso e' un tentativo di cogliere una traccia dell' Io, allo specchio, la sagoma dell' anima. Chiave di volta lo sguardo. Negli occhi leggiamo il decifrabile, lo stato del momento, e cerchiamo di sfilare dall'ombra l'enigma della nostra essenza. Portarla alla luce e' impresa impossibile, ma nel tentativo ci sembra gia', in qualche modo, di averla conquistata. Osservare un autoritratto di un grande maestro, rimanda a tutto cio' ed a molto altro ancora. Negli occhi questa volta leggiamo anche un passato in cui non abbiamo avuto modo di partecipare. Il tratto del genio, attraverso la pittura svela, in un rimbalzo di immagini riflesse, sfumature e cromie, quella sottile distanza tra noi ed il soggetto ritratto, tra il nostro vissuto e la sua storia. In questi casi l'immaginazione completa cio' che l'esperienza diretta non ci ha regalato e guardando l'opera a volte riusciamo a captare irresistibili sonorita' anche di noi. MP

Pablo Picasso Autoritratto

giovedì 16 maggio 2013

Dalle Antiche Fazende Brasiliane/Vita Picta Brazil

FazendaVillaNova@AllRightsReserved
FazendaVillaNova@AllRightsReserved
C'e' un luogo sospeso nel tempo a San Paolo, in equilibrio tra passato e futuro e c'e' una storia di imprenditoria famigliare e di passione. Questa l'esperienza nel varcare la soglia della Fazenda Villa Nova, dove l'oggetto dimenticato o scampato all'oblio, proveniente da antiche fazende e mantenuto con cura al suo stato originale, si rigenera. Da oltre un ventennio architetti , decoratori e paesaggisti attingono a questa fucina del buongusto e del recupero storico-culturale brasiliano, per la realizzazione dei loro progetti. In questo museo vivo, materiali provenienti da demolizioni,vecchi utensili da lavoro, elementi d'arredo d'altri tempi ritrovano una nuova collocazione, personalizzando ambienti che altrimenti resterebbero anonimi. La Fazenda Villa Nova e' una meta dunque sicuramente da non perdere. 
AF

''La raccolta dei materiali avviene tramite un attento lavoro di smantellamento di vecchie fattorie, recuperando i pezzi più preziosi, riciclando varie specie di legno, oggetti e pezzi speciali, con misure non standard, sia di spessore che di lunghezza. Questo lavoro permette la salvaguardia dell'ambiente e della cultura rurale del Brasile.''  
more info. http://www.fazendavillanova.com.br/index.html



FazendaVillaNova@AllRightsReserved
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mercoledì 15 maggio 2013

Gioconda Glamour al Museo Oscar Niemeyer di Curitiba/Vita Picta Brazil

ElvoBenitoDamoPhotoByAlbericaFerraris2013@AllRightsReserved

Il Vettore Materico di Lucas Simoes/Vita Picta Brazil

LucasSimoes2013AllRightsReserved@PhotobyAlbericaFerrarisVitaPictaBrazil
Personale dell'artista brasiliano Lucas Simoes alla Galleria Emma Thomas di San Paolo. Titolo della mostra " O peso, O tempo" un intrigante percorso introspettivo attraverso i paesaggi della memoria,  che e' anche rielaborazione plastica della materia. Qui forme smembrate e ricomposte creano un vettore orientato al valore significante delle cose. Simoes indaga il passaggio tra essere e divenire in una composizione replicata e sovrapposta. Spazi allucinati su architetture ricreate, frammenti in bilico, cemento e carta, si mescolano in una dimensione ludica e visionaria. Cosi la metamorfosi tra micro e macro e' in grado di amplificare naturalmente il limite valicabile tra l'elemento ispirante e l'opera stessa.  Alberica Ferraris


Vita Picta Brazil Number One

PhotoByAlbericaFerraris2013@VitaPictaBrazilAllRightsReserved

Nasce oggi Vita Picta Brazil. Un traguardo importante per il nostro blog che segna oltre un anno di successi nati dalla passione per  l 'Arte, in tutte le sue forme, e dal seguito che lo spirito vitapicting ha creato in tutti voi che ci seguite con entusiasmo. Grazie. :) 

martedì 14 maggio 2013

Omaggio a Osip Emilevic Mandelstam 1891.1938


Il poeta russo Osip Mandelstam fu a lungo perseguitato e infine ucciso perche' credeva nella liberta' del suo pensiero. La stupidita' umana da sempre annienta la genialita' non sapendola comprendere e tantomeno circoscriverla. MP

Sto nel cuore del secolo . incerta è la strada . e ogni
mèta col tempo sfuma all'orizzonte:
il frassino stremato del bordone
la miseranda patina del bronzo. OM                                                                                                                                                                

lunedì 6 maggio 2013

Viaggio in Sicilia

NecropoliPalazzolo@VitaPicta2013AllRightsReserved
Monte RennaValdiNoto@VitaPicta2013AllRightsReserved

Due anni fa ero stata a Palermo e l'ultimo ricordo della Sicilia che avevo era quello della Conca d'Oro innevata. Ritorno ora  accolta dai primi germogli di primavera alla volta di Ragusa. L'occhio si perde tra i paesaggi che dividono Catania dalla mia meta. La cementificazione incontrollata, come una morsa circonda i centri storici delle citta'. Spesso sul ciclio della strada file di rifiuti ti accompagnano per l'intero tratto. Butto l'occhio al mare e un'acqua trasparente mi rida' il sorriso. Non resisto. Mi fermo e mi immergo nel mare  ancora freddo d'inverno. Una plastica si aggrappa alla mia caviglia e solo allora faccio caso che non e' l' unica. Sembrano tanti lenzuoli logori sbattuti dal vento, mentre barcollano a pelo d'acqua come ubriachi in cerca di pace. Mi asciugo piano al sole e con beatitudine mi guardo intorno. C'e' la spiaggia di sabbia finissima ambrata e le piccole onde che si disperdono sul bagnasciuga tra schizzi e riflessi. Oltre il ciclio della strada una fila di case anni 60 preme per spezzare l'armonia di questo fazzoletto di natura ancora palpitante. Riprendo il viaggio e mi domando quanti anni ci siano voluti all'uomo per violentare la sua terra. Orgogliosi delle loro radici fin dai tempi remoti i siciliani   usavano smantellare gli antichi templi greci per costruire con i blocchi trafugati le nuove abitazioni  o per rivendere parte della loro storia al miglior offerente. Questo in verita' l'abbiamo fatto in tutta Italia e i conflitti di ogni epoca hanno depredato il resto. Arrivo a Ragusa, questi pensieri hanno annebbiato un poco la leggerezza della vacanza. Vedo una pala eolica che gira piano sui relitti urbani di un'area industriale. Capannoni vuoti, pieni, silos , traffico scomposto. Cerco  Ibla, il nucleo antico della citta' e finalmente lo vedo in tutta la sua maestosita' e bellezza, arroccato alla roccia, elegante, austero e decadente. Cammino tra strade lastricate da pietre levigate dal tempo. Chiese barocche dalle facciate lavorate e altissime, scalinate imprendibili, profumi d'agrumi. Sono a casa. Le mie radici elleniche finalmente si avvicinano a questa terra di Magna Grecia. Certo i terremoti, l'incuria ed il tempo hanno cancellato l'impronta ellenistico-bizantina, ma socchiudendo gli occhi, schermandomi per un attimo dalle note stonate di una contemporaneita' che ha spostato i suoi orizzonti, posso sentire la matrice pura di quel tempo che non c'e' piu'' e che fa parte di me. Mi sposto nella magnifica Val di Noto e immagino che la Sicilia in passato doveva essere tutta cosi. Magica ed incontaminata. Sosto in una trattoria all'ombra del Monte Renna e mi riappacifico con i siculi moderni.  La loro cordialita' fa sentire a casa, sapori unici in tavola. Frutta, verdura, selvaggina e pescato, creano uno sbandamento dei sensi, a cui non siamo piu' abituati altrove. E' cosi che l'incanto di quest'isola replica inesorabilmente la sua capacita' di magnetizzare.
Michela Papavassiliou

MichelaPapavassiliou@VitaPicta2013AllRightsReserved


ValdiNoto@VitaPicta2013

Palazzolo@VitaPicta2013