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lunedì 16 aprile 2018

Uno Sguardo Tuttofuoco per il Miart da Cracco

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C'è una propensione verso l'alto intorno alla Madonnina di Milano. Un giardino verticale in perpetua fioritura di effervescenza creativa, quello che da qualche tempo si genera sui tetti della città. E' la passerella restaurata Highline lunga piu' di 200 mt da cui si godono scorci superbi tra le guglie, è il percorso sinuoso in salita del Museo del Novecento tra dipinti moderni e contemporanei, sono i 250 antichi scalini del Duomo o l'imponente scalone di Palazzo Reale tempio dell'Arte, sono le terrazze del Museo del Vino nel rinomato albergo a 7 stelle dove rombano Ferrari color arancio tra lo stupore degli astanti, ma è anche quella balconata tanto appartata quanto esclusiva del ristorante di Cracco affacciato proprio sotto la cupola vetrata della Galleria Vittorio Emanuele. Qui, in occasione del Miart, lo chef stellato ci accoglie nei suoi spazi per celebrare l'installazione dell'artista Patrick Tuttofuoco due grandi occhi che osservano dalle lunette del bistrot Galleria Cracco. Nelle sale del Ristorante al terzo piano di Via Silvio Pellico 6, a dare il benvenuto tappeti volanti di patatine fritte con crudo di parma offrono agli ospiti l'inizio di piccole prelibatezze svolazzanti su vassoi tra bollicine e scorci imperdibili su Vittorio Emanuele. Cracco con la sua giacca immacolata si presta da vera star ad interviste rubate. Affabile da perfetto padrone di casa e maliziosamente tagliente dal suo marchio di fabbrica ormai a tanti zeri. Gli chiediamo qual'è l'elemento che lui sente di avere in comune con gli artisti le cui opere sono in mostra al Miart. Risponde con un sorriso senza esitazione: " La passione!" e fugge via come si conviene ad una vera Star. 


AF