Copyright@2012 Stefano Belingardi Clusoni
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Mostra inaugurata di recente a Milano , intitolata "Giovani architetti grattano il cielo", realizzata da Casabella. Otto progettisti sono stati chiamati a ideare un nuovo skyline dei nostri spazi urbani. Tra i lavori presentati si distingue la visione avveneristica del promettente architetto Stefano Belingardi Clusoni. Tema dell'esposizione un grattacielo di 52 piani, che l'ideatore ha sviluppato con linee sinuose spezzate ed eleganti e piani che si intersecano come un poliedrico modello di DNA. L' impressione e' che la torre, ideata sul concetto di "Tensegrita' ", dove elementi discreti e distinti vengono sottoposti a compressione, sia riuscita a coniugare in modo intelligente questi elementi con le forze di trazione, anch'esse protagoniste centrali del progetto. La struttura si autosostiene grazie ad una tensione autoequilibrata. Un gioco di parti rigide e flessibili sotto tensione, che diventano quasi una guaina, magistralmente posta esternamente a questo sistema autoriferito e perfetto.
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Copyright2012 @Simone Comi |
Un passo incrociato, tra spazi architettonici e luce. Colpisce il fatto che nella parte rigida del grattacielo elementi come scale, ascensori o impianti possano essere svincolati tra loro, in una indipendenza di forma intrigante e nuova. Tre anelli strutturali poi dividono l'edificio in zone pensate per utilizzi differenti, creando un "effetto a martello" concepito per produrre una decompressione che regala stabilita' al sistema. Ispirandosi al concetto di Richard Buckminster Fuller "trazione continua e compressione locale", il geniale Belingardi Clusoni dice "L'idea della torre nasce dalla volontà di invertire il principio “classico” di torre, rimpiazzando il pieno centrale strutturale composto dal corpo scala, ascensori e impianti con un “vuoto” da cielo a terra. Questo vuoto si trasforma in un pozzo di luce e mi permette una ventilazione naturale all’interno della torre grazie al’effetto camino. Gli elementi portanti inclinati di circolazione che girano attorno a questo vuoto mi permettono di avvicnarmi all’idea progettuale della Tour Eiffel." Sulla scia della tendenza contemporanea, e' possibile ritrovare alcune parti componenti che rimandano alla concezione della "Twisting Tower" firmata dai cinesi Weilun Xu e Zhang Chenyi, realizzata a Shanghai o della "Rotating Tower" pensata per Dubai dal trio Fisher, Bottazzi e Sala. L'Architetto Belingardi Clusoni attua pero' in questa direzione una deviazione tematica interessante, mantenendo una sintesi formale volta al movimento eppur specularmente geometrica, in un patto lineare di astuzia e pazienza, come all'inizio del gioco cinese Shanghai, nell'attimo in cui le bacchette stanno per cadere dando respiro alla partita. Le linee portanti, come ludici bastoncini sembrano cristallizzarsi in uno schema rigido giusto nell'attimo prima di flettersi naturalmente nello spazio. Credo che questo giovane possa rappresentare l'eccellenza nel panorama della Nuova Architettura Italiana. Da vedere. MP
Spazio Marco Polo 13 fino al 12 Giugno
http://blog.atcasa.corriere.it/agenda/2012/05/29/giovani-architetti-grattano-il-cielo-a-milano-8-visioni-in-verticale/
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Stefano Belingardi Clusoni con Manfredi Catella Presidente Hines Copyright@2012 Stefano Belingardi Clusoni |
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