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Gianni Dova |
100 opere di grandi artisti per l'Asta numero 100 della storica Galleria Pace di Milano. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell'Arte Moderna e Contemporanea e per i collezionisti piu' esigenti.
Solo per citarne alcuni: Kostabi, Fabbri, Del Pezzo, Migneco, Giovanni Frangi, Fiume, Pignon, Petros, Crippa, Boccioni, Brindisi, Kolar, Sironi, Dorazio, Arman Fernandez, Franco Rognoni, Sol Lewitt, Solomon, Boetti, Silvia Papas, Agostino Ferrari, Bonalumi, Dova, Michele Cascella, Scanavino per una serata unica.
Giovedi 17 Maggio 2012 ore 21
Galleria Pace Piazza S.Marco 1 20121 Milano Tel 0039026590147
preview catalogo online sul sito www.galleriapace.com
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Copyright@Galleria Pace |
esposizione dal 12 al 17 orari 10-12.30. 15.30-19
A Cena con Guttuso . Intervista a Gimmi Stefanini
Direttore della storica Galleria Pace a Milano
in occasione della Asta numero 100
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Remo Brindisi |
Direttore della storica Galleria Pace a Milano
in occasione della Asta numero 100
MP_57 anni di Arte ed oggi il traguardo ormai prossimo dell'Asta numero 100 .
Che riflessioni si porta tutto questo?
GS_ La Galleria Pace nasce nel 1955. Negli anni '80 abbiamo fatto le prime aste. Ricordo che la sala era talmente gremita che molti rimanevano in piedi, gli uni vicino agli altri, ma era tale la passione collezionistica che nessuno ci badava più di tanto. Mi viene in mente quando battemmo un Capogrossi, uno dei più grandi che fece, ci fu una vera lotta per aggiudicarselo e finì con una quotazione di tre volte superiore alla stima.
Ma la vera battaglia avvenne quella volta che passò il Fontana Verde. Ricordo ancora le dimensioni, era un 50x60 ed andò a 150 milioni di lire. Arrivarono quasi alle mani i due contendenti, fu un episodio memorabile. Oggi pensi che quell'opera vale 600.000 euro.
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Copyright@RenatoGuttuso |
MP_Guttuso era amico di suo padre Arvedo, che ricordi ha lei del Maestro?
GS_(sorride) Incontrai Guttuso nel suo studio, nel palazzo di Piazza del Grillo, dove girarono il film con Sordi "Il Marchese del Grillo". Appena entrato mi colpì una enorme carcassa di animale che pendeva appesa, era un quarto di animale e, mentre vidi il Maestro, mi accorsi che ne stava riportando la sagoma sulla tela. Lavorava lento, tranquillo davanti a quell'atipico soggetto.
Dipingeva La Vucciria, famoso quartiere di Palermo con il suo grande mercato del pesce, da cui nacque la celebre opera. Ero andato da lui perchè stavamo organizzando una sua mostra per ottobre, era il 1974. Quando inaugurammo avevamo le forze dell'ordine sulla porta e tutte le personalità di spicco della città erano presenti. Fu un successo e Guttuso venne solo il giorno seguente, preferì non esserci al vernissage.
MP_Come lo descriverebbe?
GS_ Era una persona decisa, molto attiva ed esigeva il rispetto da chi lo circondava.
Un giorno, era a Milano ed andammo insieme, io e lui da soli, dal mitico Alfio ristorante storico di Via Senato. Ci sedemmo, arrivò il cameriere, fece portare subito via acqua, vino e ordinò una bottiglia di whisky. Beveva whisky a tavola e fumava Muratti Ambassador. Indimenticabile.
MP_Lei ha uno degli archivi più importanti di Crippa, ha edito con il figlio un volume delle opere e l'uscita di un secondo ed ultimo volume è prevista per la primavera del 2013.
GS_Si, il nostro Archivio di Crippa è molto importante. Abbiamo autenticato moltissime delle sue opere e penso, senza falsa modestia, di essere stato fautore della nascita del mercato di Crippa, che morì suicida a Bresso in aereo nel '72. Dopo la morte, per 15 anni le sue opere non suscitavano l'interesse del pubblico. Un giorno, la mia passione collezionistica mi portò in un negozio che raccoglieva vecchi oggetti. Trovai una sua opera 60x80 gialla con disegno a spirale e la pagai 800.000 lire. Andai dal figlio per autenticarla e così ci conoscemmo. Da allora cominciò la mia caccia ai Crippa. Scoprii anche un importante collezionista di Como che aveva una raccolta impressionante di suoi quadri. Mi stupii di vedere cinquanta tele 2 mt x 2 e le acquistai tutte.Così nacque l'idea del catalogo generale.
MP_ La sua famiglia è sempre stata legata da profonda amicizia con un'altra figura estremamente significativa per l'Arte italiana. Remo Brindisi era molto vicino a suo padre ed è stato padrino di sua figlia, che memorie ha a riguardo?
GS_L'amicizia di Remo e mio padre fu molto stretta e durò un decennio. Era il '62, '63. Allora non esisteva un mercato dell'Arte Contemporanea. C'era il rapporto diretto tra l'artista ed il suo mecenate.
Milano pullulava di grandi personaggi e raccolte strepitose tipo Pero o Mazzotta.
Intorno al 1967/68 il mercato delle compravendite esplose.
MP_ Che uomo era Remo Brindisi?
GS_ Era un uomo forte, determinato, si imponeva ma era molto generoso, aiutava tutti.
MP_ Come vede il mercato dell'Arte Contemporanea oggi?
GS_ Credo che il modo in cui viviamo oggi abbia inciso profondamente nel come un'opera entra nei nostri spazi. Le case sono ricche di possibilità di svago, attraverso la tv satellitare, internet ...Si è diventati tutti più frenetici ma anche più pigri . Ecco uno dei motivi per cui un sito come il nostro viene visitato da milioni di utenti ed si prediligono gli acquisti in streaming. Il mondo dei galleristi deve adeguarsi a tutto questo per rimanere al passo con un tempo che cambia in continuazione. La qualità dell'opera d'Arte ed il suo valore però rimane e non è un segreto che sia ancora un bene di rifugio che prende valore nel tempo.Io sono nato nell'Arte e se anche lei che è figlia di Petros e ha respirato questo per tutta la vita, se insieme uscissimo ed andassimo a comprare , qui dietro, voltato l'angolo, in Brera, tela e colori, sono certo che faremmo insieme un'opera bellissima, perchè sappiamo cos'è il bello ed il nostro occhio, la nostra anima sono allenati a riconoscere le vere opere d'Arte. Oggi c'è molta confusione, quadri sublimi sono accostati ad indecifrabili oggetti. Così va il mondo, ma la passione per ciò che facciamo ci dice comunque sia che siamo sulla strada maestra. Credo a quegli artisti che pensano di dare uno stimolo in più alla società in crisi, attraverso l'Arte e verso una rinascita. Io ci credo e mi auguro di realizzare l'Asta numero 100 della nostra Galleria con quanti condividano questo pensiero.