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martedì 1 maggio 2012

Il Primo Uomo @@@/Cinema




Jean e' un bambino, interpretato dal bravo Nino Jouglet perfetto per la parte, di madre algerina e padre francese caduto in guerra e mai conosciuto. Cresciuto da una nonna dalla frusta facile analfabeta e nullatenente , vive con la madre, la bellissima attrice italo-iraniana Maya Sansa, che si ammazza di lavoro da mattina a sera per riuscire a malapena a campare. Nella umile dimora vive anche lo zio Etienne, lievemente ritardato, che si occupera' di lui amorevolmente e lo iniziera' alle fatiche del lavoro di sopravvivere portandolo con se' in fabbrica. Siamo negli anni '20, il ragazzo e' intelligente e frequenta con profitto,tra mille difficolta' e privazioni, la quinta elementare. Il Professor Bernard suo insegnante sara' fondamentale per la formazione del giovane e ,quando la famiglia, per necessita' economiche lo strappera' dal continuare gli studi, sara' proprio lui a ricondurlo in aula garantendogli un futuro migliore. Diventera' infatti uno scrittore famoso Jean, un uomo sensibile eo colto che si battera' strenuamente, attraverso i suoi scritti e le sue azioni , per la realizzazione di una democrazia reale del suo paese, per l'uguaglianza e la fine delle ostilita' tra arabi e francesi d'Algeria. E' il 1957 quando il protagonista torna, dalla Francia dove ormai vive con moglie e due figli, nella sua citta'per tenere un discorso all'Universita' dove  aveva in passato studiato. Algeri e' sotto assedio e gli attentati da parte di gruppi nazionalisti che lottano per l'indipendenza dalla Francia, sono all'ordine del giorno. L'uomo va a trovare l'anziana madre e cerca di convincerla a partire con lui, ma la donna resta inflessibile nella decisione di rimanere nella sua terra, pur sapendo che questa scelta sara' una firma per la totale solitudine ed la lontananza dall'amato figlio. La permanenza di Jean tra quelle atmosfere familiari, riaccendera' nel suo animo una sequenza emozionante di ricordi, che lo portera' sulle tracce di se' bambino e del padre mai conosciuto. Un film intenso, per la regia di Gianni Amelio, che ricostruisce in modo impeccabile, un interessante viaggio a ritroso nella storia. Tratto dal romanzo incompiuto di Albert Camus, questa pellicola traccia con la macchina da presa un segno d'inchiostro lungo un secolo. Da vedere. MP