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Prendi un bipolare con il cuore tenero, gli occhi color del mare, incollaci una ragazza schizzata, Tiffany- Jennifer Lawrence, con la passione per la danza, lo sguardo penetrante e un male di vivere come compagno fisso di viaggio. Mettici sullo sfondo un' America che esce da un quadro di Hopper , il cui tempo e' scandito da una conversazione surreale ad opera degli elementi che operano sulla scena, aggiungici l'interpretazione superlativa di un attempato De Niro ed hai tutti gli ingredienti base di una ricetta votata ad un successo certo. Pioggia di Oscar per questo film firmato dal grande Robert ed interpretato in modo impeccabile da Bradley Cooper nei panni del giovane italo-americano Pat, che, dopo un raptus violento ai danni dell'amante di sua moglie Nikki, viene rinchiuso per un periodo di riabilitazione in un ospedale psichiatrico. Tacciato dalla societa' come "disturbato" si trova dopo 8 mesi di terapia sulla strada della riabilitazione, pronto a rientrare in un contesto in realta' piu' malato di lui. La madre debole e malinconica, il padre Mr. Solitano Senior, De Niro, marchiato da un tifo sfrenato per la squadra di football degli Eagles. Tra gags al limite del paradosso, vuoti comunicativi da era indivudualistico-urbana e sedute d'analisi, con il Dr. Patel, che terminano tra gli spalti di uno stadio, questa pellicola ha il pregio di raccontare con grazia il macigno dell' umano esistere contemporaneo ed il tentativo di contrastare le fragilita' personali con una nota di positivita'. "Excelsior"dunque la parola d'ordine. 117 minuti griffati Usa 2012. Da vedere. MP
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