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Apologia al Silenzio
Adoro il Silenzio. In esso riluce l'essenza prima della vita. Vi trovo il giusto spazio ai miei pensieri. Piu' in la' la raccolta differenziata delle parole inutili. In un bidone le frasi gettate alla rinfusa. In un altro i concetti incrinati. Nell'ultimo le frasi meditate e mai pronunciate. Dove il verbo e' latitante li supura qualcosa di importante. Non importa in fondo se vedra' la luce, se trovera' una espressione o rimarra' muto. La sua essenza vibra e con essa il nostro spirito. Amo attraversare la natura prodigiosa con una persona cara accanto, in un passo silenzioso. Mi piace ascoltare il mio respiro che palpita agli odori del bosco, alle emozioni primordiali. Dove la parola e' assente li la mente zampetta allegra come un puledrino appena nato. Il rumore del mare si infrange, il fuoco crepita, la coccinella plana ed un bimbo nasce col suo pianto infrangendo per qualche attimo la coltre dell'afonia, poi si guarda intorno ammutolito per capire dove sia atterrato. Sott'acqua si e' immuni dal rumore, si e' leggeri col corpo mentre si nuota, pur avendo cubi d'acqua e la forza di gravita' che ci preme sulla testa. Vorrei contenere il Silenzio tutto in una sfera. Lo osserverei in trasparenza e controluce. Ne analizzerei la composizione e la massa. Fors'anche , ne avessi la possibilita', lo peserei pure, per regalare al mio cervello la sua consistenza, per dargli lo spazio corposo nella mia psiche che merita. Mi piacerebbe svestirlo a strati come la corolla di un fiore e studiarne i pistilli al microscopio, uno ad uno. Gradirei conoscerne il sapore, il suono ed il colore. Penso che se il Silenzio avesse un colore sarebbe bianco immacolato, la somma di tutte le cromie a me note e in questa convinzione il mio animo si placa nell'assenza di gravita' dell'Universo da dove esso nasce e dove va a finire. Michela Papavassiliou . Isola d'Elba agosto 2013
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Cariatidi di Petros 2012 |