Hotel Room Edward Hopper |
Hopper dipinge olii su tela, acqueforti ed acquerelli partendo da disegni preparatori. Negli anni realizza con la moglie Jo numerosi sketchbooks pieni di bozzetti. Al centro della scena la solitudine del vivere contemporaneo. Luci al neon in bar semideserti raccontano di baricentri edificati su una ingombrante malinconia esistenziale. Ombre e luci nette si confrontano sulle sue tele tra stati d'animo lieti ed abissi spirituali. In Hotel Room una donna siede su di un letto, le spalle ricurve, lo sguardo in ombra fissa un foglio di carta in bilico precario tra le mani. In Morning Sun un'altra figura femminile osserva dalla finesta in un'immobilismo metafisico quasi dechirichiano. Tagli cinematografici i suoi da pellicola fine anni '50. Studi di mani con dita nodose parlano di ansie tracciate con maestrìa tra luci caravaggesche dei nostri giorni. Citta' deserte, personaggi soli, immagini domestiche di semplice e quotidiano squallore. Michela Papavassiliou