Giovane artista russo Kosmur racconta un tempo digitale che viviseziona il nostro umano vivere trasmutandolo in una realtà parallela, fatta di assemblaggi di microchip high tech, di anime allungate e deformate a chewing gum, di volti sfogliati a libro. Il pensiero contemporaneo si sgretola come un vecchio edificio, per smembrarsi e ricompattarsi secondo morfologie inconsuete. Una testa gira su più paralleli simile ad un cubo di Rubik, creando innumerevoli possibilità e nodi nella nostra psiche. L'ansia di esistere in un mondo iper_connesso e desolatamente individualista urla, attraverso l'opera di Kosmur, tutta l'ansia di capire e non comprendere.Spezzarsi, dilaniarsi e riconquistarsi in una forma pseudo umana, sembra l'unica chance possibile. Continuare ad essere e non solo esistere una opportunità tutto sommato accettabile.MP
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