Un'Orchidea fresca tra i capelli.

Pellicola intensa fin dalle prime battute, dove un padre racconta la sua Birmania rigogliosa e antica, fatta di tradizione e ricchezze nascoste. Rubini di un vermiglio mozzafiato, elefanti sacri simbolo di fertilita', natura e liberta'. La figlioletta San Suu di pochi anni ascolta incantata la voce avvolgente del padre, protetta in un abbraccio che sa di bellezza e magia. L'uomo infine e' chiamato a partire, le infila tra i capelli un fiore appena colto e si allontana. Sara' questa l'ultima volta che San Suu vedra' il leader di un popolo, che di li a poco verra' sopraffatto da un regime violento. E' il giorno del colpo di stato, il generale Aung San Suu Kyi morira' sotto i colpi d'arma da fuoco di nemici spietati, che bagneranno la terra birmana di sangue e la priveranno dei diritti primi di dignita' umana ed emancipazione. San Suu Kyi cresce all'estero, sposa un britannico e diviene madre di due ragazzi . Vive ad Oxford dedicandosi amorevolmente alla famiglia, ma le notizie delle oppressioni di un regime efferato ed incostituzionale, che giungono attraverso la televisione nella sua vita e l' imminente morte della madre, la richiamano in patria . Mikey marito affettuoso, professore ad Oxford, da sempre alleato con la moglie nella sua vocazione alla pace, alla democrazia ed al riconoscimento dei diritti umani, riuscira' a raggiungerla nel corso di un periodo che durera' anni e la vedra' protagonista di una rinascita del paese, costata vite umane, soprusi ed indicibili violenze. San Suu rimarra' agli arresti domiciliari per anni, lontana dagli affetti ed isolata. Simbolo di una continuita' col pensiero paterno conquistera' presto la fiducia del suo popolo, a cui regalera' la vita intera. Interpretazione straordinaria quella della cino-malese Michelle Yeoh che riesce ad immedesimarsi cosi mirabilmente nella parte da non credere a volte possibile che stia recitando. Dallo schermo sembra pulsare la sofferenza vera di una donna votata al suo ruolo. San Suu sara' premio Nobel per la Pace, infine eletta nel 2012. Film epocale diretto in modo impeccabile dal regista Luc Besson. Imperdibile. MP
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